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Un nuovo fronte in Sudan aggrava il pericolo di carestia

Come riporta i Wall Street Journal, i combattenti delle Forze di Supporto Rapido, paramilitari e ribelli del Sudan, hanno saccheggiato città, mercati e case nello stato agricolo sud-orientale di Sennar, aprendo un nuovo fronte nella guerra che dura da 14 mesi, mentre i gruppi di aiuto avvertono di un’imminente carestia.

Almeno 62.000 persone sono fuggite da villaggi e città dello Stato di Sennar negli ultimi giorni, secondo i dati dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni delle Nazioni Unite. Molti di loro sono sfollati per la seconda o addirittura terza volta, avendo lasciato inizialmente la capitale Khartoum quando la guerra tra l’Rsf e l’esercito sudanese è scoppiata nell’aprile 2023 e poi di nuovo quando l’Rsf ha preso la città centrale sudanese di Wad Medani a dicembre.

Il nuovo sfollamento e i combattimenti in un’importante area di produzione alimentare sono destinati a peggiorare la crisi della fame in Sudan, che secondo gli esperti è già la peggiore nella storia moderna del Paese.

L’Integrated Food Security Phase Classification, o IPC, un’iniziativa che riunisce esperti delle Nazioni Unite, agenzie di soccorso e gruppi di ricerca, ha dichiarato la scorsa settimana che almeno 755.000 persone in 14 regioni, tra cui Khartoum e la regione occidentale del Darfur, sono sull’orlo della carestia, e molte sono già morte di fame. Circa 25,6 milioni di persone, più della metà della popolazione totale del Sudan, stanno affrontando livelli di fame da crisi, secondo l’IPC.

“Il tempo sta per scadere per prevenire la carestia”, ha dichiarato Cindy McCain, direttore esecutivo del Programma Alimentare Mondiale, alla pubblicazione del rapporto. “Per ogni persona che abbiamo raggiunto quest’anno, altre otto hanno disperatamente bisogno di aiuto”.

Il Sudan ha sofferto di carestie e gravi crisi alimentari negli ultimi anni. Diversi fattori hanno contribuito a questa situazione:

1. Conflitti Armati: I conflitti, soprattutto nelle regioni del Darfur, del Sud Kordofan e del Blue Nile, hanno distrutto raccolti, interrotto le attività agricole e costretto molte persone a lasciare le loro case. Questo ha ridotto la produzione di cibo e l’accesso ai mercati.

2. Cambiamenti Climatici: Il Sudan è particolarmente vulnerabile agli effetti dei cambiamenti climatici, come siccità prolungate e inondazioni improvvise, che hanno danneggiato le coltivazioni e ridotto la disponibilità di acqua per l’irrigazione.

3. Crisi Economica: L’instabilità politica e le sanzioni economiche hanno aggravato la situazione economica del paese, limitando le risorse disponibili per l’acquisto di cibo e l’importazione di beni essenziali.

4. Spostamenti di Popolazione: I conflitti e le crisi economiche hanno causato spostamenti di massa di popolazione, con milioni di persone che vivono in campi per sfollati interni o come rifugiati. Questi gruppi spesso dipendono dall’assistenza umanitaria per il loro sostentamento.

5. Pandemia di COVID-19: La pandemia ha ulteriormente aggravato la situazione, interrompendo le catene di approvvigionamento alimentare e riducendo l’accesso al cibo per molte comunità.

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